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lunedì 15 giugno 2015

50 special

si erano conosciuti in un pomeriggio di marzo, uno di quelli in cui sembra che l’estate sia dietro l’angolo. Lui aveva preso qualche ora libera dal lavoro per aiutare un amico a traslocare e lei fingeva di studiare diritto civile godendosi quei raggi di sole sul muretto. sotto il peso di una scatola di libri, Lui aveva fatto qualche battuta a voce alta per farsi notare e aveva attaccato bottone sottolineando che la visione di lei era l’unica cosa che lo spingeva a scendere nuovamente, trascurando il richiamo del divano e delle birrette in frigo. “piacere, Martina” aveva sussurrato lei. si erano scambiati i numeri di telefono e avevano cominciato a vedersi, sempre più intensamente, fino a che non avevano deciso di stare insieme davvero.

lui lavorava nella falegnameria di suo padre. era un lavoro che faceva con passione perché era sempre stato incantato dal legno, inoltre lo rendeva felice il sapere che dalle sue mani poteva nascere qualcosa di concreto. lei studiava giurisprudenza per ingannare il tempo. la facoltà l’aveva scelta col criterio infallibile della minor distanza da casa. non era particolarmente brillante ma aveva imparato il metodo e riusciva, seppur non a eccellere, a progredire agevolmente con gli studi.

era stata la prima della sua famiglia ad aver oltrepassato la soglia dell’università e mal tollerava il fatto che Lui non si fosse che diplomato per coltivare quel talento, che gli si riconosceva fin da bambino.  dopo l’ennesima discussione sull'argomento, visto che di università proprio non si riusciva a parlare, lo aveva convinto a tentare un concorso in polizia e lui, per farla felice, aveva ceduto senza troppe difficoltà nella certezza di non passare le prove. 

siccome il fato quando vuole regala delle sorprese importanti, aveva superato il concorso e si era trovato ad indossare una divisa che non gli apparteneva, a lasciare la falegnameria e gli affetti, a partire lontano. aveva fatto tutto per lei, per quel futuro che si avvicinava, con una dose di felicità mista a malinconia. si sentivano tutti i giorni e cercavano di vedersi almeno un paio di volte al mese, un nuovo assetto al quale facevano fatica ad abituarsi. 

quando era arrivata la destinazione definitiva lui aveva deciso di non comunicargliela subito, Martina si sarebbe laureata di li a poco e lui, che si era ipotecato tutti i giorni di licenza, con l’aiuto di qualche amico aveva organizzato una festa a sorpresa in un baretto di fronte al mare, poco oltre il muretto dove si erano scambiati le prime parole. 

aveva fatto rimettere a nuovo la sua vecchia vespa che tinta di rosso fiammante era uno spettacolo vero. non dimostrava affatto i suoi quasi 40 anni. l’aveva impacchettata per bene e le aveva sistemato un grosso fiocco di stoffa tra il manubrio e la sella. Martina la trovò davanti a sé al suo ritorno dalla discussione, insieme a Lui e a una proposta di matrimonio e di una vita insieme a Bolzano, dove l’avevano destinato.

io non vengo disse. 

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